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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 31 agosto 2012

"Che c'azzecca" 1

"Il Capo dello Stato - continua a strepitare Antonio Di Pietro - mostri le carte contenenti le intercettazioni delle telefonate tra l'ex Ministro Mancino e lui".
Ma "che c'azzecca"? Intanto perché il Capo dello Stato - come si sa - quelle carte non le ha. Ma poi Antonio Di Pietro, essendo quelle carte - sempre come si sa - secretate dalla Magistratura, pretenderebbe che il Capo dello Stato, ove davvero le avesse avute, commettesse, rivelandole, un preciso grave reato? Da un ex magistrato di "Mani pulite", sinceramente, sarebbe stato legittimo attendersi ben altro. Magari anche di duro, con tanto di pistola e di bomba a mano sulla scrivania. Ma non, addirittura, di giuridicamewnte diabolico, con tanto di tentata - per quanto fallita - induzione al reato.
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