"Sorpreso a fotografare scale mobili ed ascensori nella stazione di Casal Bernocchi - ha spiegato l'Azienda dei trasporti pubblici di Roma - un avvocato è stato denunciato per avere così violato un preciso articolo del Regio decreto 11617/41 che vieta, appunto, riprese del genere".
Ma quel Regio decreto 1161/41 non si è ancora accorto che la guerra è finita da quasi settant'anni, che non c'è più un nemico all'ascolto e che le foto di "obiettivi sensibili" non vengono più pagate a peso d'oro dai servizi di spionaggio? E con quale faccia tosta l'Azienda dei trasporti pubblici di Roma è andata a ripescare quel ridicolo residuo bellico quando l'avvocato-fotografo stava eseguendo quegli "scatti" per provare gravi inadempienze nei confronti degli utenti diversamente abili e, in particolare, di un suo cliente rimasto bloccato, con grave disagio e gravi conseguenze, nella stazione di Casal Bernocchi? Robe da non credere. Robe, ancora una volta, con il caratteristico indelebile marchio "made in Italy".
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