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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 6 novembre 2011

Marta e santa Marta

"Quando un gruppo di cittadini genovesi alluvionati ha contestato al proprio sindaco, Marta Vincenzi, di non avere affrontato con efficienza la "fase di allerta 2" e, in particolare, di non avere disposto quella chiusura delle scuole che avrebbe scongiurato almeno quattro morti - si è letto sui giornali - il sindaco, Marta Vincenzi, si è risentita e ha replicato testualmente che è "la città a dover fare un salto culturale e a decidere che cosa vuole".

Ai cittadini genovesi, in verità, non è apparso chiaro quale salto culturale dovessero fare loro, mentre la reazione del proprio sindaco li ha convinti che questo salto dovrebbe farlo proprio e soltanto lei. E a lei, invece, dovrebbe apparire ormai chiaro che cosa la città abbia deciso di volere: che lei lasci la sua carica. Giustamente. Perché è intollerabile che un sindaco, invece di assumersi onestamente le sue responabilità passate e presenti, queste responsabilità cerchi di riversare sui suoi cittadini, incolpevoli, pesantemente colpiti. Marta Vicenzi, insomma, si faccia prestare un attimo gli attributi classici della santa della quale porta il nome: il mazzo di chiavi e gli arnesi da cucina. Il mazzo di chiavi per chiudere a tre mandate la sua stanza in Comune ed andarsene. Gli arnesi da cucina per cominciare a dedicarsi a qualcosa che le sarebbe, forse, più congeniale.

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