"L'ha picchiata per anni perché non voleva indossare il velo - hanno riportato le cronache - poi un giorno, dopo averla presa a calci e pugni, l'ha ferocemente violentata. E, quando i carabinieri sono andati ad arrestarlo, ha fatto sapere che lui ha sempre agito in osservanza della sua religione e che le leggi italiane per lui non sono niente".
L'augurio è che il magistrato che dovrà occuparsi di questo essere decida di trattenerlo in galera per il tempo necesario. Il tempo necessario per capire veramente la sua religione, che non è affatto barbara come lui, e per capire che, finché gli piacerà di vivere in Italia, dovranno necessariamente piacergli le leggi italiane. Per uno così, insomma, impensabile ed improprio ogni pseudobuonismo, ogni pseudogarantismo e ogni detenzione domiciliare. In nome del popolo italiano, ma anche della sua povera vittima.
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