"L'inno che la Valle d'Aosta ha voluto tutto per sé e ha commissionato al grane Mogol - ricevute della Regione alla mano - è costato, esattamente, 27.200 euro".
Una spesa, specialmente in tempi di crisi, non da poco. Ma che ha suscitato particolare rabbia tra i valligiani quando sono venuti a conoscenza che le prime parole dell'inno sono testualmente queste: "La mia Valle è verde, è bella, i cavalli nelle stalle sono pronti a partire". Come dare loro torto? Come dare loro torto, in particolare, quando hanno cominciato ad augurarsi che i "cavalli pronti a partire" si portino via quanti hanno approvato e profumatamente pagato quell'inizio di inno da terza elementare?
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