"Quelli che hanno scatenato la guerriglia sabato 15 a Roma - ha confermato, in uno dei suoi resoconti, "Il Corriere della sera" - erano, oltre ai noti "ultras" cittadini, gli "ultras" di Livorno, i gruppi napoletani che avevano incendiato le notti di Terzigno ai tempi delle proteste contro la discarica, i militanti dei Centri sociali torinesi visti tante volte nei boschi della Val di Susa per cercare di impedire la realizzazione della "Tav", gli anarchici di Milano e di Bologna più alcune "truppe scelte" da Catania, Siracusa, Bari, Brindisi, Varese e Trento".
Una osservazione ovvia che, però, non sembra avere fatto ancora alcuno: gli "ultras" cittadini, da casa loro alla manifestazione di Roma, sono certamente arrivati a piedi o - come loro abitudine - "a sbafo" sugli automezzi del pubblico trasporto. Ma chi ha dato i non pochi soldi, per arrivare da casa loro alla manifestazione di Roma con tanto di vario bagaglio terrorista, ai poveri "ultras" di Livorno, ai poveri gruppi incendiari di Trevigno, ai poveri dei Centri sociali di Torino, ai poveri anarchici di Milano e di Bologna, alle povere "truppe scelte" di Catania, di Siracusa, di Bari, di Brindisi, di Varese e di Trento? Sarebbe interessante che qualcuno - al di là o al di qua delle barricate - desse finalmente una risposta. Una risposta, però, non reticente: vera, completa, onesta, coraggiosa.
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