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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 18 luglio 2011

Lotta parziale agli evasori totali

"Da gennaio - ha fatto sapere la Guardia di finanza - a Roma sono stati scoperti 330 evasori totali e 229 finti poveri con un recupero di quattro miliardi e 160 milioni sottratti allo Stato".


Eccellente lavoro. Che tuttavia, volendo, potrebbe diventare addirittura ottimo. Basterebbe arruolare qualche finanziere in più, sguinzagliare un nuovo massiccio esercito di finanzieri nella città - soprattutto in certe botteghe artigianali e in certi studi professionali - e i risultati sarebbero da "Guiness dei primati". E, se quattro miliardi e più recuperati da gennaio - come calcolato dalla Guardia di finanza - costituiscono addirittura un decimo della recente finanziaria del Ministro Tremonti , un controllo a tappeto degli evasori totali e dei finti poveri soltanto romani potrebbe perfino superare quell'intera finanziaria da molti oltretutto contestata. Perché, allora, non si vuole? Perché non si vuole aumentare il numero dei finanzieri? Qualcuno sostiene perché andare a colpire certi settori significherebbe perdere consensi e voti elettorali. Se fosse così - come verosimilmente è - si faccia almeno finita, allora, con le buffonate della politica, dell'economia, della finanza e del giusto diritto. A destra, al centro e a sinistra.


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