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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 14 luglio 2011

Il fine-vita e il fine-italiano di Daniele Capezzone

"Biotestamento come volontà del paziente solo come orientamento e non vincolante - ha dichiarato l'ex radicale ed attuale pdl Daniele Capezzone - se fossi in aula, non avrei votato a favore".



Se fossi in aula? Se fossi stato, onorevole Capezzone, non se fossi. E dunque, onorevole Capezzone, costituzionalmente lecito avere proprie idee sul "fine-vita", ma sintatticamente sconveniente esprimerle uccidendo la lingua italiana. Per fortuna, comunque, che l'onorevole Capezzone ha conseguito il diploma di maturità classica al severo istituto "San Giuseppe-De Merode". Altrimenti, magari, se ne sarebbe uscito così: "Se sarei in aula, non avessi votato a favore". Addirittura peggio di Tonino Di Pietro!


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