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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 15 dicembre 2010

Sentenza di Asl

"Il dottor Giuseppe De Maria - ha deciso la Asl di competeneza - viene sospeso, in attesa di ulteriori provvedimenti, dal suo ruolo di direttore medico dell'ospedale "Santa Caterina Novella" di Galatina".
Di che cosa si era mai reso colpevole il dottor Giuseppe De Maria? Aveva ucciso per imperizia un paziente? Aveva negato assistenza urgente ad un ammalato grave? Si era assentato indebitamente dal suo posto di lavoro? Aveva insediato una collega o un'inferniera? Aveva svaligiato la cassa dell'ospedale? Niente di tutto questo. Il dottor Giuseppe De Maria, preoccupato delle voci che stavano correndo da tempo lungo le corsìe, aveva fatto affiggere in bacheca una circolare con la quale - in quanto direttore dell'ospedale - invitava il personale a non sniffare cocaina durante l'orario di lavoro. Ma allora? Allora la solita Italia minore che, però, riesce sempre a dettare le sue leggi assurde e becere al resto dell'Italia normale e per bene. Nello specifico: chi sniffasse cocaina in ospedale durante il suo turno potrebbe continuare a farlo tranquillamente e impunemente, ma chi - responsabile del suo ruolo - aveva rivolto l'invito ad astenersene dovrà restare a casa a sniffare - magari - l'aroma di un tè. Così imparerà a farsi i fatti suoi. E, anche se con precise responsabilità, a non farsi i fattacci altrui. Sentenza di Asl competente.
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