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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 27 dicembre 2010

Lo scandalo Moratti

"Rafa Benitez, l'allenatore rimasto appena sei mesi all' "Inter" - è stato calcolato - ha guadagnato ogni giorno, tra ingaggio, stipendi, premi, liquidazione e penale per interruzione anticipata di contratto, 29347 euro".
L'ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, pochi giorni fa, aveva invece calcolato che, per azzerare l'attuale deficit dello Stato italiano, sarebbe stato sufficiente far pagare agli italiani più ricchi, "una tantum", 30 mila euro. Appena 653 euro in più, cioè, di quanto avuto, ogni sol giorno per sei mesi, dal senior Benitez. Ma perché questi calcoli? Non tanto per chiedere allo straniero senior Benitez un contributo volontario per il risanamento dell'italico deficit (non gliene potrebbe, verosimilmente, interessare di meno) quanto per chiedere all'italico Fisco (cui dovrebbe, invece, giustamente interessare) se il presidente petroliere Massimo Moratti - ma anche gli altri petrolieri miliardari - pagano intanto, di tasse, quanto dovrebbero pagare. Senon lo pagano, perché non si interviene e si permette che milioni e milioni di euro, invece di finire in tasca alla signora Italia, si lasciano finire in tasca, ad esempio, al senior Benitez? Se invece lo pagano, considerato che - dopo avere contribuito con le giuste tasse - restano ancora nelle loro casseforti tanti milioni da elargire in modo così scandaloso, perché, allora, non si prende in seria considerazione la proposta dell'ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato? Forse non sarebbe necessario, neppure, scomodare tutti gli italiani più ricchi. Potrebbero bastare i soli petrolieri. Magari il solo Massimo Moratti, avaro e arcigno patrigno degli automobilisti, ma babbino caro e prodigo di tanti Rafa Benitez.
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